FAQ

Diritto Dovere e percorsi di istruzione e formazione professionale

Che cosa sono il “diritto dovere di istruzione e formazione” e l’“obbligo di istruzione”?

Il Diritto-dovere di istruzione e formazione (DDIF) è stato introdotto dalla riforma Moratti ed è entrato in vigore con il D.Lgs n. 76/05. Prima della sua introduzione, in Italia vigevano da una parte l’obbligo scolastico, coincidente con l’obbligo di frequenza della scuola (ad esclusione della FP, quindi) fino al 15° anno di età; dall’altra l’obbligo formativo, equivalente all’obbligo di mantenersi in un circuito formativo fino ai 18 anni, al di fuori dalla scuola ed anche se in situazione lavorativa. Il DDIF ha unito e superato i due obblighi precedenti, introducendo a fianco del concetto di  "dovere"  (corrispondente all’“obbligo”), anche quello di “diritto” della persona, superando la storica separazione tra “Istruzione” e “Formazione”.

Il DDIF ha una durata di almeno dodici anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età; esso si realizza “nelle istituzioni del primo e del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione, costituite dalle istituzioni scolastiche e dalle istituzioni formative accreditate dalle Regioni”.

Nel 2007 il ministro Fioroni ha introdotto anche l’obbligo di istruzione della durata di 10 anni, entrato in vigore nell’anno 2007/2008, che non sostituisce il DDIF, ma consiste nell’acquisizione di competenze e di saperi di base che garantiscono ad ogni persona i diritti di cittadinanaza attiva.

L’obbligo di istruzione è assolto sia in un percorso scolastico (Licei, Istituti Tecnici e Istituti Professionali) sia nei percorsi di IeFP regionali.

Al termine dei percorsi, su esplicita richiesta, l’ente di formazione rilascia una apposita certificazione in cui sono messe in evidenza le competenze raggiunte.

Che valore hanno i titoli di IeFP?

Prima della riforma Moratti le Qualifiche rilasciate dalle Regioni avevano un valore solo territoriale e non erano equiparabili ai titoli di studio rilasciati dalla scuola. Ora, con l’ingresso dell’IeFP nel sistema educativo, sia le Qualifiche, sia i Diplomi professionali diventano titolo valido - al pari di quelli scolastici - per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto dovere di istruzione e formazione. Sono poi spendibili e riconoscibili su tutto il territorio nazionale, perché riferiti a standard comuni, concordati tra le Regioni e approvati con Accordi Stato Regioni o in Conferenza Unificata. Il loro riferimento ai livelli europei (III° livello EQF per la Qualifica e IV° per il Diploma), li rendono inoltre riconoscibili anche nell’ambito più vasto della Comunità Europea.

Si può passare dai percorsi di IeFP regionale a quelli della scuola? Cosa significa “credito formativo”?

I titoli, così come anche le singole competenze acquisite al termine di un segmento di percorso (è il caso delle interruzioni prima della fine dell’anno), costituiscono credito formativo per l’inserimento o il passaggio nel sistema di Istruzione (L.R. n. 19/07, art. 10, c.7). Il credito formativo è una sorta di “bonus” corrispondente al percorso o alla frazione di percorso ed alle relative competenze fin lì acquisite, che la scuola presso cui ci si vuole trasferire (Istituti Tecnici e Professionali, ma anche Licei) deve tenere in considerazione. Il nuovo istituto deve, cioè, decidere a quale punto del nuovo percorso inserire l’allievo: se, ad esempio, nello stesso anno, con una riduzione oraria o di programma, o in quello successivo, magari con un supporto di formazione aggiuntiva per le parti su cui è ancora carente.

In ogni caso la scuola presso cui l’allievo si vuole trasferire non può non tener conto di quanto già fatto nell’istituto di provenienza o obbligare lo studente a rifare tutto il percorso daccapo.

Quando inizia e quando finisce l’anno formativo? In che periodo si tengono gli esami?

L’anno formativo prevede il medesimo avvio e la medesima fine di quello scolastico, nell’ambito del calendario fissato ogni anno dalla Regione Lombardia.

Gli esami conclusivi dei percorsi di IeFP si svolgono di norma nella settimana seguente la chiusura delle lezioni.

Quante ore settimanali? quante ore di lezione e quante di laboratorio?

Negli Istituti scolastici le ore sono quelle previste anche per i percorsi statali, pari ad un monte annuo di 1.056 e ad un minimo settimanale di 32. Nelle Istituzioni formative l’orario minimo annuale è invece di 990 ore.

Le ore dedicate ai laboratori tecnico-pratici sia nelle Istituzioni scolastiche che in quelle formative possono invece variare in modo significativo, in rapporto alle scelte che le Istituzioni vorranno fare. Nei percorsi di IeFP regionali, comunque, la percentuale delle ore dedicate all’area tecnico professionale da sviluppare attraverso un forte ricorso ai laboratori, non può essere inferiore al 40% nel triennio ed al 45% nel quarto anno. L’impostazione complessiva è decisamente più rivolta agli aspetti operativi.

Si tratta di una differenza estremamente significativa, rispetto all’impostazione dei percorsi scolastici, differenza che emerge soprattutto nel biennio iniziale, dove la dimensione pratico-laboratoriale è ridotta ad una percentuale minima dell’orario, gli insegnamenti hanno un carattere generale e in buona parte comune a quella degli altri bienni dell’Istruzione.

Si deve pagare? Quali opportunità per il diritto allo studio? Ci sono finanziamenti per coprire le spese?

In Lombardia il percorso educativo dei ragazzi dai 6 ai 18 anni è accompagnato e sostenuto dalla Dote Scuola, uno strumento che garantisce la libertà di scelta delle famiglie e il diritto allo studio di ciascuno.

La dote scuola raggiunge diverse tipologie di studenti (sia quelli delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado; che quelli dei percorsi di IeFP) e prevede contributi - anche componibili tra loro - per premiare il merito e l’eccellenza e per alleviare i costi aggiuntivi sostenuti dagli studenti disabili.

In particolare, il contributo che copre le spese di frequenza dei ragazzi iscritti ai corsi regionali di IeFP è la “Dote Scuola per l’Istruzione e Formazione Professionale”. La possono richiedere gli studenti residenti o domiciliati in Lombardia che si iscrivono alla prima annualità di un percorso di IeFP, attivato dagli enti di formazione accreditati al sistema regionale.

Per informazioni è possibile accedere dal portale.